Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere

Facendo seguito alla riunione svoltasi lo scorso 18 ottobre presso l’oratorio di Masate e agli attacchi recentemente effettuati dal nostro borgomastro e dalla sua amministrazione (sia a mezzo stampa e sia sui social network) nei confronti dell’unico consigliere di maggioranza che abbia avuto l’ardire di discostarsi dal volere del Sindaco relativamente all’ormai arcinota questione dell’impianto a biogas/biometano, rilevo che il buon Alessandro Vallerini abbia preferito schierarsi invece al fianco dei numerosi comitati civici e abbia semplicemente tenuto fede a quel dogma ambientalista, che nel suo specifico caso non è solo di facciata, ma viene cavalcato anche nei fatti! Rilevo inoltre che sebbene il nostro Sindaco Vincenzo Rocco abbia inviato a Città Metropolitana alcune blande osservazioni concluse con un parere tecnico di diniego all’autorizzazione o quantomeno sospensivo, e che si sia premurato anche di ben sottolinearle sui social e a mezzo stampa, abbia in realtà redatto un documento che dal punto di vista tecnico pone solo dei piccoli ostacoli, facilmente aggirabili dalla società proponente in fase di progettazione, che porteranno tutt’al più ad un breve ritardo nei tempi di progettazione. In occasione della riunione il buon Rocco ha invece ribadito la sua personale posizione che, considera comunque strategica e importante la presenza di un simile impianto su di un territorio tanto delicato.

Mi pare importante anche sottolineare che, uno dei principali motivi per i quali ho accettato di cavalcare questa battaglia, sia dato dal fatto che nel dicembre 2017 il parere espresso a Città Metropolitana dal comune di Masate era FAVOREVOLE all’approvazione del progetto.

Relativamente invece alle interviste rilasciate dal nostro Sindaco a mezzo stampa, mi fa molta specie constatare che si voglia ostinatamente procedere con la tattica del muro di gomma e del “non è colpa mia”, evitando di prendere prese di posizione inequivocabili come per esempio la modifica agli allegati del PGT, scrivendo chiaramente che in quelle zone NON devono essere installati impianti di trattamento rifiuti (compresi quelli di biogas/biometano da FORSU). Rilevo inoltre che, solo grazie all’interessamento del comune di Inzago, l’operato di una serie di tecnici competenti che ho avuto il piacere di affiancare (prof. Giulio Sancini, prof.ssa Selena Sironi, Ing. Paolo Scarabelli, dott. Patrizio Dolcini) ha permesso di posticipare i termini di una autorizzazione a procedere che sembrava essere già pronta in occasione della Conferenza dei Servizi che si svolse lo scorso 1 Giugno.

Rilevo inoltre che, il nostro Sindaco Vincenzo Rocco è anche il coordinatore del “Comitato per l'indirizzo e il controllo strategico” del CEM e che anche in questo ambito si sia dato ben da fare per portare avanti questo progetto (e ci sono inoltre molti verbali del CEM a testimoniarlo) anche quando lo stesso era palesemente incompleto, infarcito di palesi illegalità, di dati inventati e sottostimati e soprattutto privo di qualsivoglia autorizzazione da parte di Città Metropolitana. Tale procedimento culmina con il verbale dell’Amministratore unico n° 17 del 5 Maggio 2018 dove si afferma che il progetto sia “da ritenere completo, adeguato e tecnicamente fattibile”! Tale affermazione risulta essere palesemente contraria a tutte le prese di posizione dei comitati, al volere di moltissimi cittadini masatesi (e del circondario) e anche (in parte) alle recenti dichiarazioni dello stesso borgomastro.

A fronte comunque di una opinione pubblica palesemente contraria, mi piacerebbe vedere finalmente una presa di posizione netta dell’amministrazione, che avvedendosi degli errori strategici commessi corra finalmente a cancellare quella postilla sul PGT che vuole che un’area strategica dal punto di vista ecologico possa essere proficuamente utilizzata per trattare rifiuti ciò sia in coerenza con il volere della maggioranza dell’opinione pubblica (infatti il nostro Sindaco ha detto palesemente che non intende interpellarla con un referendum). Solo un narcisista non ammette i propri errori, mentre l’uomo saggio ne fa tesoro per non ripeterli. Chi lavora sbaglia, si sa, e si sa anche che errare è umano, mentre perseverare proprio non lo è!

Davide Facchinetti



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